L'importanza della lingua tedesca nel linguaggio filosofico

Convegno promosso da Oxford Teaching ed emigrati.it

con il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Crotone

In questa pagina pubblichiamo l'intervento di

Francesco Saverio Alessio:

"Tedesco globale e Mediterraneo:

Introduzione al tema del convegno e breve presentazione di Topologik -

Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche"

 

Francesco Saverio Alessio: "Tedesco globale e Mediterraneo"

 

L’Associazione Internet degli Emigrati Italiani in sigla emigrati.it è un Istituto nato a Crotone nel 2003 con il preminente scopo di trasformare il problema dell’emigrazione in un fattore di sviluppo per il territorio, proponendo gli emigrati come promotori della diffusione dei prodotti, della cultura, delle innovazioni calabresi ed italiane nel mondo. Con i nostri siti web - emigrati.it ed emigrati.org - e tramite una ormai vasta internet-network, lavoriamo per conformare una rete di rapporti e di scambi culturali e scientifici tra Siti Web, Università, Associazioni, Fondazioni, Istituzioni ed Enti di volontariato interessati alla realizzazione di progetti comuni in grado di rafforzare ogni tipo di partenariato per la realizzazione di uno spazio Calabrese, Euro Mediterraneo e Globale di Formazione ed Informazione.

 

 

Per contribuire alla costruzione di una cultura che renda possibile un sempre maggiore numero di scambi fra Calabresi che risiedono all'Estero e Calabresi che operano in Calabria, in questo momento collaboriamo con la Oxford Teaching, Scuola di Lingue di decennale esperienza multiculturale, con Topologik - Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche diretta dal prof. Michele Borrelli, con "La Voce di Fiore", Laboratorio di produzione culturale diretto da Emiliano Morrone e dal prof. Gianni Vattimo, all'organizzazione di eventi volti a promuovere l'internazionalizzazione della Calabria, attraverso studi sul multilinguismo ed il multiculturalismo, atti a favorire l'integrazione europea, ad analizzare i vantaggi più degli svantaggi che provengono dagli imponenti fenomeni di emigrazione e di immigrazione che coinvolgono l'Europa nella sua interezza, in special modo la Calabria, per la sua posizione geo-politica di estrema importanza, per le sue risorse - una montagna boscosa ricca d'acque sorgenti fra l'Europa ed il Mediterraneo - che la investono di responsabilità particolari perchè al contempo la Calabria è lacerata e dissanguata da gravissimi problemi di coinvolgimenti politico-mafiosi al punto da assumersi il ruolo, e qui cito Marco Travaglio dal suo intervento a Crotone il 15 novembre, di "interessante laboratorio di studio della tendenza italiana al totale disfacimento etico della politica".

Le idee alla base del Processo di Barcellona avviato nel 1995, tendevano a valorizzare l'importanza strategica dell'Area Mediterranea, perseguendo in primo luogo il mantenimento della pace e della stabilità nella regione e promuovendo, al contempo, gli interessi comuni dei Paesi coinvolti attraverso un processo di riforme capaci di far crescere commercio ed investimenti e di tutelare e valorizzare ambiente e risorse economiche. Queste proposizioni, attualmente, assumono un'importanza molte volte drammatica, e si rende sempre più urgente la necessità di attuarle tentando ogni possibile contatto. La società calabrese, e più in generale quella italiana, sta divenendo sempre più multietnica, multiculturale e multilinguistica. La percentuale di cittadini immigrati in progressivo aumento impone l'esigenza di riflettere sul come facilitare le relazioni fra i cittadini stranieri immigrati in italia, comunitari ed extracomunitari, e gli operatori italiani che, a vario titolo, si rapportano quotidianamente con loro.In Calabria però, l'attenzione volta verso la sponda Sud del Mediterraneo, non deve far trascurare il Processo di Integrazione Europea, sempre più dinamico e digitalizzato: e tanto meno le relazioni con i Calabresi residenti all'Estero dei quali molti parlano tedesco.Secondo alcune stime comparate, gli Italiani residenti all'Estero che parlano tedesco sono circa 1.200.000; in testa la Germania con oltre 700.000 presenze, 40.000 fra Austria, Liechtenstein, o fra Paesi dove è una delle lingue ufficiali come Lussemburgo e Belgio, o la Svizzera, con 400.000 di lingua tedesca su quasi 600.000 di Italiani residenti.
Il tedesco, inoltre questo secondo dati forniti anche sul web dal Goethe-Institut è una lingua parlata da circa 100.000.000 di europei. Nel mondo ben 120 milioni di persone parlano tedesco. La lingua tedesca è la seconda lingua dopo l’inglese nell’uso commerciale, e cosa molto importante noi, la lingua tedesca, dopo l'inglese, è la lingua più usata nel web. La Germania è inoltre il primo partner commerciale dell'Italia.Al Convegno "IL TEDESCO: STRUMENTO DI SVILUPPO" - tenutosi qui a Crotone al Liceo Pitagora il 27 ottobre e organizzato dagli Circolo "Amici del tedesco" - dai suddetti dati, forniti dal Goethe-Institut, è emerso, in particolare dall'intervento di Gabriele Scheel, Primo Segretario per gli Affari Culturali dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, che il multilinguismo ed il multiculturalismo offrono molte possibilità di scelta ai giovani europei; per questo si rende necessario inventare progetti comuni per l'integrazione europea al fine di costruire nuove possibilità di scambi bilaterali. La conoscenza del tedesco apre molte possibilità di impiego ai giovani calabresi e può quindi porre un freno all'emigrazione, soprattutto intellettuale.Dalla fuga di cervelli alle migrazioni culturali, dal web alla filosofia, dal pensiero al linguaggio, con Marisa Maida Caracciolo, presidente della Oxford Teaching, e nostra gentile ospite, si è deciso di inaugurare la collaborazione in due nuove attività: il sito web www.mediazioneculturale.it e l'organizzazione di una serie di convegni intorno ai temi introdotti.Discutendo di origini comuni ad ogni uomo, di pace nel mondo e delle sicure comuni origini iperboree di Italiani e Tedeschi, con Claudio Pirillo del Circolo "Amici del Tedesco" e Con la dott.ssa Caracciolo abbiamo pensato di coinvolgere nella discussione un'esperto di pedagogia interculturale, un filosofo, ideatore dell'interessante progetto scientifico: TOPOLOGIK - Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche, progetto che presenterò meglio in seguito, il prof. Michele Borrelli Ordinario di Pedagogia Generale all'Università della Calabria.

Fotografia: Carmine Talerico, 2006 © copyright

La corrispondenza via e-mail, le telefonate, le discussioni di preparazione, gli interventi di questa sera, la loro pubblicazione sul web e su altri mezzi di informazione, sono un esempio di quella che Derrick de Kerckhove definisce intelligenza connettiva, intesa come possibilità di condividere il pensiero, l’intenzione e i progetti espressi da altri, al fine indagare insieme ulteriori possibilità di scambio culturale e di arricchimento personale. Questi alcuni dei temi per i quali il convegno di questa sera vuole offrire alcuni spunti di riflessione.

Dopo questa lunga introduzione per lo più statistica aprirei i lavori con l'intervento di un appassionato studioso della cultura tedesca, membro del Circolo "Amici del tedesco" che ci introdurrà alla magia delle parole comuni ai miti della cultura indoeuropea, a quello che il Mediterraneo rimanda in poesia della luce iporborea, a quelle comuni origini fra popoli Germanici e popoli Italici, ricercate fra le sabbie del tempo. Al guardare lontano sia nel passato che nel futuro:

Claudio Pirillo: "Luce del Nord e Luce del Sud: Hochgemüt-Humanitas"

 

Dopo l'applauditissima relazione di Claudio Pirillo é con estremo piacere che presento TOPOLOGIK: Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche anche perché il prof. Borrelli ed il suo Comitato Scientifico Internazionale mi hanno onorato della pubblicazione del mio intervento al 1° Festival internazionale della filosofia in Sila: Per un'Ermeneutica del Web. Un’Escatologia Florense contemporanea.La finalità di Topologik si lega alla necessità di promuovere e divulgare la metodologia delle scienze sociali, con speciale riguardo per gli Studi filosofici e pedagogici, come base per discussioni, confronti e approfondimenti con alcuni qualificati docenti universitari che operano nel circuito scientifico internazionale.Il Comitato Scientifico Internazionale, presieduto dal Prof. Michele Borrelli, è composto da docenti altamente qualificati sul piano dei curricula fondamentali che operano in prestigiose Università straniere. La Collana, in questo modo, intende superare i confini nazionali e per questo include anche contributi originali in lingua straniera al fine di garantire una vasta modalità di diffusione in ambito scientifico internazionale. Le linee della programmazione scientifica qui brevemente tracciate intendono proporsi come le direttrici del progetto scientifico costituente materia della Collana. Il prof. Borrelli, oltre ad essere il direttore di Topologik, ha delle altre caratteristiche per noi importanti nell'ambito dei temi introdotti: è Calabrese, nato ad Acquappesa, emigrato in Germania a sedici anni di età, quindi già formato, studia Antropologia, Romanistica, Scienze Politiche e Scienze Pedagogiche presso la Justus Liebig-Universität di Gießen conseguendo nel 1972 lo Staatsexamen für das Lehramt an Haupt- und Realschulen del Dipartimento: Didaktik der Sozialwissenschaften). Dopo lo Staatsexamen consegue i titoli accademici di M.A - Magister Artium, con distinzione di lode, nel 1974 e di Doktor Philosophie, magna cum laude, nel 1978 (nella stessa Università di Gießen). In Germania insegna Didattica delle Scienze Sociali, Pedagogia Storico-Sistematica e Pedagogia Interculturale in diverse prestigiose Università prima a Gießen, poi a Frankfurt, Wuppertal, Erlangen/Nürnberg.Nel 1988, dopo essere stato docente di Pedagogia Interculturale presso l’Università di Norimberga, è ritornato in Calabria dove, a partire dal 1992, è titolare della cattedra di Pedagogia Generale nell’Università della Calabria e continua ad intrattenere rapporti scientifici con altri studiosi in Germania (soprattutto filosofi, teorici della scienza e pedagogisti). Grazie alla sua quasi ventennale esperienza di studi, di insegnamento e di ricerca in Germania, è riuscito a disegnare un comune scenario teoretico che si propone quale via di incontro e di scambio di carattere scientifico fra intellettuali appartenenti a distinte comunità scientifiche e ad orizzonti disciplinari diversi, perseguendo in questo suo lavoro di ricerca la possibilità di dar risposta alla domanda di fondazione delle scienze sociali e della scienza pedagogica in particolare.

Questa sera gli abbiamo proposto di sviluppare il titolo del Convegno "L'importanza della lingua tedesca nel linguaggio filosofico".