Settima edizione del “Premio Internazionale per la Filosofia Karl-Otto Apel”
|
Consegnato alla filosofa spagnola Adela Cortina il Premio
Karl-Otto Apel per la Filosofia 2013
Al centro, Adela Cortina (professoressa di Etica e Filosofia politica presso l'Università di Valencia in Spagna), vincitrice del Premio Internazionale per la Filosofia Karl-Otto Apel settima edizione. A sinistra, accanto alla Cortina: Michele Borrelli (professore di Pedagogia generale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Unical e presidente del Centro filosofico internazionale Karl-Otto Apel). Intorno alla Cortina i premiati per la Cultura all'interno della settima edizione del Premio Karl-Otto Apel. A sinistra, accanto a Michele Borrelli: Orlandino Greco e alla destra di Adela Cortina, Arcangelo Badolati e Gianni Speranza.
La settima edizione del “Premio Internazionale per la Filosofia Karl-Otto Apel”, l’attesa onorificenza che ogni anno viene consegnata a insigni filosofi, è stata assegnata alla filosofa Adela Cortina, figura di rilievo della scuola filosofica continentale europea di area spagnola. “Adela Cortina – si legge nelle motivazioni del premio –, figura autorevole della filosofia spagnola contemporanea, è autrice di numerosissimi studi che vanno dalla filosofia pratica all’antropologia filosofica, dalla filosofia trascendentale e del linguaggio alla ricerca etica di base. Ampio spazio ha dato e continua a dare Adela Cortina agli studi sull’etica del discorso nella prospettiva dell’individuazione di un’etica minima universalizzabile, sviluppando l’originalissimo paradigma dell’etica del cuore”. Secondo Adela Cortina “la fondazione dell’etica e anche la sua applicabilità hanno le loro radici non solo nella ratio umana, ma anche nel cuore e nel sentimento dell’uomo. Senza la parte emotiva, affettiva, in altri termini: del cuore, non è possibile nessuna etica civica”. “L’educazione morale deve muoversi, quindi, sul doppio binario di educazione razionale e educazione dei sentimenti o del cuore. Senza l’educazione del sentimento è impossibile che l’essere umano possa battersi per la giustizia. La giustizia non si realizza solo per via del ragionamento, premette piuttosto il riconoscimento dell’altro”. La vincitrice ha concluso: “Senza il presupposto della dimensione affettiva dell’uomo, è impossibile pensare in termini di giustizia sociale e di un’etica trasferibile sul piano della vita quotidiana”. Ha aperto i lavori Maria Francesca Corigliano, assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza, sottolineando l’importanza del tema nella situazione attuale. Alla relazione di Maria Francesca Corigliano si sono affiancati gli interventi di Fabio Angilica (assessore del Comune di Cetraro), Claudia Andreoli (presidente del Consiglio del comune di Acquappesa) e Antonella Valenti (prof.ssa di Pedagogia speciale all'Unical), delegata a presenziare alla cerimonia di premiazione dal direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, prof. Raffaele Perrelli. Michele Borrelli, fondatore del Centro filosofico internazionale e presidente della giuria del premio internazionale per la filosofia Karl-Otto Apel, ha sottolineato la necessità dell’etica nel mondo globalizzato. “Il mondo senza etica non ha senso”, così le sue parole e ha poi continuato: “E come faremmo a parlare di vita compiuta, di bene comune, di morale pubblica, di etica delle istituzioni e di uguaglianza tra i popoli e di giustizia e di libertà senza un orizzonte di senso? Ed è pensabile un orizzonte di senso, socialmente e mondialmente rilevante, che non sia un orizzonte orientato a valori morali, etici, di convivenza civile e convivenza planetaria?”. A queste parole ha affiancato quelle conclusive che hanno aperto alla lectio magistralis della vincitrice del premio Karl-Otto Apel 2013: “Ma di quale etica parliamo? Quale etica per quale futuro? Abbiamo ancora un linguaggio comune, condiviso, condivisibile capace di conferire all’etica un fondamento? E quali i possibili criteri per una simile fondazione? E poi, come applicare l’etica nei contesti della vita quotidiana?”. Anche all’interno di questa edizione sono stati conferiti Attestati di merito per la Cultura a personalità di spicco del territorio calabrese (Arcangelo Badolati, Gianni Speranza, Orlandino Greco). Nelle motivazioni si legge: “Arcangelo Badolati, giornalista e scrittore, esperto straordinario e originale, attento e critico della realtà meridionale, figura impegnata nella lotta contro la corruzione e per la cultura della legalità”; “Gianni Speranza, forte personalità impegnata in politica nel territorio difficile del lametino: un esempio di buona politica, una speranza per i giovani”; “Orlandino Greco, personalità dal forte senso etico, vissuta nelle istituzioni e nella vita quotidiana, per una politica orientata al fine di una vita buona alla ricerca della felicità”.
|
Il professore Michele Borrelli (presidente del Centro filosofico internazionale Karl-Otto Apel) consegna il Premio Karl-Otto Apel - edizione 2013 alla vincitrice Adela Cortina (professoressa di Etica e Filosofia politica presso l'Università di Valencia in Spagna). A sinistra del prof. Michele Borrelli, la prof.ssa Antonella Valenti che ha presenziato alla cerimonia di premiazione in sostituzione del prof. Raffaele Perrelli, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Unical.
Adela Cortina vincitrice del Premio Internazionale per la Filosofia Karl-Otto Apel
Discorso introduttivo del prof. Michele Borrelli
Premio per la Cultura - Arcangelo Badolati
Premio per la Cultura - Gianni Speranza
Premio per la Cultura - Orlandino Greco
|