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A Mirko ed Elias
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Michele Borrelli, L’umano e l’eterno. Liriche e voci di una esistenza al crepuscolo, Collana “Le Belle Lettere” 57, Asterios Editore, Trieste 2021.
Che le Muse ci siano vicine e ci aiutino in questo arduo se non impossibile compito.
Questo poemetto filosofico si serve di una architettonica letteraria, ma
sconfina negli ambiti dell’estetica, della poetica (come ricerca di un
nuovo linguaggio) e della filosofia, in generale. Il poemetto,
d’ispirazione esistenzialistica (Martin Heidegger e, soprattutto, Karl
Jaspers), narra l’esperienza vissuta realmente da una esistenza (quella
dello scrivente) giunta al suo crepuscolo. È l’esperienza vissuta sulla
soglia tra la vita e la morte, l’umano e l’eterno.
Michele Borrelli (1947-2021) è stato un filosofo e pedagogista italiano. Ha compiuto i suoi studi universitari in Germania, dove ha insegnato Didattica delle Scienze Sociali, Pedagogia Storico-Sistematica e Pedagogia Interculturale, prima di trasferirsi in Italia, dove, a partire dal 1992, diviene titolare della cattedra di Pedagogia Generale nell’Università della Calabria prima come professore associato e poi come professore ordinario fino al suo pensionamento nel 2017. Con Asterios ha pubblicato Nuovo umanesimo o nichilismo – Grandezza e miseria dell’Occidente, 2017. Di lui, nel sito di Asterios http://www.asterios.it/autori/michele-borrelli, si può leggere un’ampia bio-bibliografia.
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