Kurt Gerhard Fischer
(Lipsia 1928 - Acquappesa 2001)
e
Kurt Gerhard Fischer nasce a Lipsia (Germania) nel 1928.
Studia nelle Università di Lipsia e Francoforte. Consegue il dottorato in filosofia nel 1955 con una ricerca sul Problema della rinascita pedagogica herbartiana. Ha scritto e curato centinaia di libri, saggi e articoli sui seguenti ambiti: pedagogia teoretica, storiografia pedagogica, politica formativa e culturale, educazione politica, didattica e teoria della formazione, la formazione come compito e obiettivo dell'Europa.
Traduttore di romanzi e di testi pedagogici; autore di molti testi scolastici, dalle scuole primarie alle scuole secondarie superiori.
Professore universitario, titolare della cattedra di Educazione Politica presso il Dipartimento di Didattica delle Scienze Sociali dell’Università di Gießen (Germania); dal 1962 al 1986 Decano dell’Università di Gießen.
Membro fondatore dell’Università di Kassel.
Presidente, per molti anni, dell’Associazione Tedesca per l’Educazione Politica.
Membro del direttivo dell’Istituto per la Politica Europea.
Ha organizzato, in Germania, molti Convegni Nazionali sul problema della Formazione Politica.
Membro corrispondente dell’Istituto Adalbert Stifter, Linz (Austria).
Per le sue pubblicazioni e i suoi studi su Adalbert Stifter è stato insignito del titolo Croce d’Onore per meriti culturali e artistici (pro litteris et artibus) (Austria 1964).
Delle sue numerosissime opere, sono state pubblicate in lingua italiana, per l’Editore Armando, Roma, Formazione civica e politica. L’educazione in uno Stato di diritto, 1979; per l’Editore Le Monnier, Firenze, L’Educazione politica nella Germania Federale, 1979, introduzione di Luciano Corradini, traduzione di Michele Borrelli.
Molto legato al nostro Paese, osservatore dei suoi problemi e delle sue politiche anche culturali, dal 1958 al 1962 ha soggiornato, ogni anno, per lunghi periodi nell’Italia del Sud (Calabria, Sicilia, Puglia, Campania) studiandone gli aspetti antropologico-culturali. Ha dedicato alla gente delle terre di Calabria e Basilicata due libri:
“Il mio diario calabrese” (Mein calabresisches Tagebuch), opera pubblicata nel 1962, 2a ed. 1963, Progress-Verlag, Darmstadt;
“Lettere dalla Basilicata” (Briefe aus der Basilicata), Progress-Verlag, Darmstadt 1963.
Ha pubblicato, con il suo allievo Michele Borrelli, un libro sul sistema scolastico italiano: Italien. Fakten, Analysen, Tendenzen des Bildungswesens, Ehrenwirth, Monaco 1970.
Ha curato, tradotto in tedesco e pubblicato, con il suo allievo Michele Borrelli, una raccolta degli scritti pedagogici di Giovanni Bosco (Giovanni Bosco: Pädagogik der Vorsorge, Schöningh, Paderborn 1966) e una raccolta degli scritti pedagogico-filosofici di Giovanni Gentile (Giovanni Gentile. Philosophie und Pädagogik, Schöningh, Paderborn 1970).
Legato all’Italia e alla sua gente, ha organizzato e diretto personalmente corsi e seminari, per studenti italiani in Germania, in collaborazione con la Centrale Federale per l’Educazione Politica dell’Assia, per circa un ventennio.
Trasferitosi in Italia, agli inizi degli anni ‘80, aveva scelto come residenza Campiglia Marittima (Livorno) in Toscana.
Tornato ad Acquappesa, il paesino del Tirreno cosentino cui, già dagli anni ‘50, si sentiva molto legato, dopo una sofferta malattia, si spegne il 1° dicembre del 2001, all'età di 73 anni.
La sua salma è collocata nella cappella della famiglia Borrelli in Acquappesa.
Affinché il suo messaggio si riveli d'aiuto alle giovani generazioni, il terzo numero di Topologik includerà un saggio di Michele Borrelli che ripresenta la teoria politica e pedagogica del suo maestro.