Silvana Mansio, località della Sila famosa per essere stata
lo scenario di un celebre film "Il lupo della Sila" con la
bellissima Silvana Mangano, rappresenta oggi il centro da cui si
diramano le energie culturali più positive che la Calabria
esprime
Nel suggestivo scenario del "gran bosco d'Italia", cantato
da Virgilio, si è esplorato il tema affascinante dell'amore
nelle sue multiple sfaccettature (amore debole, amore per
l'arte, amore sacro e profano, amore missionario, amore pubblico,
amore e luoghi).
Appuntamento attesissimo, dopo il folgorante debutto dell'anno
scorso, durante il quale la Calabria
si è trasformata in cuore pulsante di Cultura con la C maiuscola, il Festival ha registrato record di visite anche da fuori
regione.
Sostenuta dalla
vivida intelligenza del suo organizzatore Emiliano Morrone, la
realizzazione di questa straordinaria iniziativa, giunta alla
sua seconda edizione, è stata resa possibile grazie
alla generosa e sensibile collaborazione di uno dei più grandi
filosofi del mondo, Gianni Vattimo.
Lo straordinario impegno profuso per questo secondo
appuntamento, dopo il successo riscosso l'anno scorso anche
fuori dell'ambito nazionale, è
risultato e conferma dell'attaccamento di Gianni Vattimo alla
Calabria ed ai Calabresi.
Un grande amore ricambiato, confermato dalla
straordinaria partecipazione di pubblico che ha caratterizzato
questa seconda edizione del Festival.
Un plauso particolare all'attento e sensibile sindaco del comune
di Serra Pedace, Leo Franco Rizzuti, per aver sostenuto il
Festival e averne codiretto, insieme al promotore e curatore
scientifico Emiliano Morrone,
l'organizzazione.
Una grande quantità di contributi, tutti rigorosamente di
altissimo livello, ha scandito questo week-end intellettuale
(dal 28 al 30 giugno).
Quest'edizione, che
ha dato molto spazio ai momenti del dibattito, si è posta come
obiettivo quello di riuscire a disegnare una filosofia
dell'amore.
A far luce su questo tema estremamente articolato e complesso,
poiché l'amore, per definizione, sfugge agli attacchi razionali
della filosofia resistendo a qualsiasi tentativo di
concettualizzazione, sono stati chiamati a raccolta dal maestro
del pensiero debole un nutrito gruppo di specialisti di diversa provenienza e
formazione.
Anche in questa edizione, oltre al filosofo Gianni Vattimo,
massimo esponente del postmodernismo europeo, nonché patron
dell'iniziativa, spiccano grandi nomi come
Derrick De Kerckhove,
Riccardo Dottori,
Luigi Lombardi Vallauri, Michele Borrelli,
Carmelo Dotolo,
Roberta Sala, Santiago Zabala, Alberto Martinengo
e molti altri intellettuali di grande
livello. Altro fiore all'occhiello di questo Festival, Marco
Travaglio, grande nome del giornalismo italiano.
Il Festival, sotto la brillante direzione scientifica del
maestro del pensiero debole, si è così proposto come contenitore di ricerche,
riflessioni, ma anche di straordinarie intuizioni.
Ad aprire il
programma, particolarmente ricco e articolato, è stato proprio Marco Travaglio, noto
giornalista italiano, amatissimo dal
grande pubblico. A Serra Pedace, giovedì 28 giugno,
Travaglio, che è anche autore di libri sulle collusioni fra
politica e malaffare, è
stato al centro di un vivacissimo dibattito molto partecipato e
di grande intensità, svoltosi nella centrale piazza del comune presilano, dal titolo: Vigilare è
amare. Il titolo dice già tutto.
Al dibattito, accesissimo,
ha partecipato Aldo Pecora, il giovane leader del
Movimento dei Ragazzi di Locri
“Ammazzateci tutti” ai quali ci sentiamo uniti davvero col
cuore.
L'incontro è
stato anche occasione per partecipare alla presentazione dei
recenti libri di Marco Travaglio: La
scomparsa dei fatti e Uliwood party, opere ricche di
ardore e di cuore.
Insieme a Marco
Travaglio, sono intervenuti l’imprenditore Mauro Piola e i giornalisti Mario Morrone
e Saverio Basile.
Con le sempre più
frequenti occasioni di incontri in cui la parola non è solo
quella degli intellettuali, ma soprattutto della gente, il Festival,
nelle intenzioni degli organizzatori, è anche il tentativo di
costruire un palcoscenico dell'agorà, in cui prendere parola,
poter discutere in grande libertà di tutto con tutti.
Il giorno
seguente, il 29 giugno, a Silvana Mansio, uno dei luoghi più
belli e suggestivi dell'altopiano silano, dopo i saluti delle
autorità, è iniziato il Festival vero e proprio.
Il tavolo dei
relatori ha visto coinvolti, attorno al tema Amore e cuore,
diversi studiosi ed alcuni esponenti di associazioni culturali.
Mirella Stampa Barracco (presidente della Fondazione Napoli
Novantanove, nonché ideatrice di Old Calabria e La nave della
Sila) ha relazionato sul tema Racconti di viaggi da Old Calabria a La nave della Sila, mentre |
l'antropologo e
scrittore Francesco Mauro Minervino (professore presso
l'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro) ha esposto alcune
riflessioni sul tema Amore e luoghi. La parola è in
seguito passata a Michele Cagnazzo
(scrittore e studioso di scienze criminologiche) che ha illustrato
una relazione dal titolo Amore e Mezzogiorno. È
toccato,
quindi, a don Battista Cimino (missionario di Cristo in
Africa) esporre una relazione dal titolo L’amore per gli
ultimi. Ha chiuso il programma mattutino Derrick de Kerckhove,
direttore del McLuhan Program,
il quale ha relazionato sul tema
Presenza e amore nell’età elettronica.
Nel pomeriggio le relazioni sono
riprese con Enrico Giuseppe Belli (docente,
psicologo-psicoterapeuta) che ha proposto alcune riflessioni sul
tema La Sophianalisi, amore e persona. Il tema della
giustizia è stato al centro dell’intervento della professoressa
Roberta Sala (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) intitolato Amore versus Giustizia. Successivamente è
stata la volta di Mario Caligiuri (professore di
comunicazione pubblica e pedagogia della comunicazione presso
l'Università della Calabria, tra l'altro, organizzatore, nella
medesima università, di un
innovativo master in "Intelligence"), che ha presentato una relazione dal
titolo Amore pubblico: educazione, costi della politica e
democrazia. Ha concluso la sessione pomeridiana
Luigi Lombardi Vallauri (professore ordinario di Filosofia del diritto
nell'Università di Firenze, noto anche per
essere stato sottoposto ad un clamoroso caso di espulsione per
eterodossia all'Università Cattolica di Milano),
il quale ha esposto le sue riflessioni sul tema Amore, amori.
In Oriente e Occidente.
Agli interventi ha fatto seguito un dibattito presieduto da
Gianni Vattimo con diversi interventi da
parte di persone del pubblico.
L’iniziativa, organizzata sotto forma di
Convegno-Dibattito, è stata aperta all’intervento di chiunque
ritenesse di avere contributi da fornire.
Sabato 30 giugno, nella Sala Convegni "La Nuova Silvanetta",
ha avuto luogo la giornata conclusiva del Festival, con
l'attesissimo intervento di Gianni Vattimo. Il programma ha
visto la presenza di Alberto Martinengo
(Università di Torino) che ha sviluppato i concetti di Identità,
contingenza, relazione. A seguire è stata la volta di Michele Borrelli
(professore ordinario di Pedagogia generale presso l'Università
della Calabria e fra i maggiori esperti in ambito italiano del
pensiero apeliano), il quale ha presentato un contributo dal
titolo L’amore sacro e
l’amor profano.
In successione è seguito
l'intervento di Emilia Blaiotta (docente e psicologa) che si
è, invece, soffermata sul tema Intuizione e amore, mentre
Carmelo Dotolo (professore di Teologia fondamentale alla
Pontificia Università Gregoriana) ha illustrato il
rapporto tra Eros e Agape.
Il dibattito seguito agli interventi, molto
vivace e ricco di stimoli, è
stato moderato da Gianni Vattimo.
Nel primo pomeriggio sono ripresi i
lavori con Santiago Zabala
(Pontificia Università Lateranense), il quale si è soffermato su
alcune
categorie interpretative: Il Pastore dell’essere e la
conversazione. Accolto da una sala affollatissima e da
applausi calorosi, è quindi seguito l'intervento di Gianni Vattimo,
uno dei maggiori filosofi del mondo (professore
ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Torino), il quale, nella forma
della lezione magistrale, ha parlato di Amore, carità, mondo
nell'ottica del pensiero debole. La sua superba lezione,
rigorosissima e trascinante, ha suscitato, nel caldo e gioioso
pubblico, un'ovazione entusiastica. Denso l'intervento del professore Ettore Vitali
(primario della Divisione di Cardiochirurgia del Niguarda di
Milano e
presidente della Società italiana di Cardiochirurgia), dal
titolo Cuore, Amore. Ha, quindi, concluso la sessione
Riccardo Dottori (Università
di Roma 2), che ha affrontato il tema Eros e autocoscienza in riferimento all'arte di Pablo Picasso. Il suo intervento è stato
accompagnato da una presentazione di alcuni dipinti del pittore
spagnolo.
L'intenso dibattito seguito agli
interventi in programma è stato moderato da Derrick De Kerckhove.
Una menzione particolare merita l'organizzazione.
Tale manifestazione, ad un anno dalla prima edizione, rappresenta l'unica iniziativa del genere nel territorio regionale.
Essa è
divenuta ormai uno tra gli appuntamenti culturali nazionali più rilevanti.
Grazie per aver portato, per il secondo anno
consecutivo, una iniziativa di questo genere nel cuore della
Calabria!
Francesca Caputo |