Si è svolta martedì 28 aprile presso l’Università degli Studi di
Verona (Aula 2.1 – Facoltà di Lettere e Filosofia), dalle ore
18.00 alle ore 20.00, la conferenza dal titolo
“L’attualizzazione del messaggio utopistico di Gioacchino da
Fiore”, organizzata dal gruppo universitario di Legalità e
Giustizia. Alla conferenza sono intervenuti Gianni Vattimo e
Michele Borrelli. Moderatore del dibattito, Emiliano Morrone,
giornalista e scrittore, fortemente impegnato da anni sul fronte
del rispetto della legalità e della lotta alle mafie insieme al
suo collega Francesco Saverio Alessio. Il titolo della
conferenza ripropone l’istanza politica rinnovatrice di
Gioacchino da Fiore, recuperata da Gianni Vattimo e che
caratterizza il suo pensiero debole. L’utopia gioachimita e la
sua applicazione alla situazione storica attuale sono state al
centro dell’intervento di Gianni Vattimo. La teoria filosofica
di Gianni Vattimo è stata sempre animata, sin dal suo sorgere,
da una costante tensione utopica, restando in continuo dialogo
con il cristianesimo. Gianni Vattimo ha introdotto un argomento
chiave, mostrando come il discorso sulla democrazia si origini
proprio dall’utopia; si passa da qui ai temi dell’educazione
alla legalità e della lotta alla criminalità i quali richiedono
una serie di momenti di analisi in larga misura di natura
filosofica e pedagogica. Su tali temi si è incentrato
l’intervento di Michele Borrelli che ha analizzato lo stato di
salute della nostra democrazia in relazione alle forti sfide
attuali che ne indeboliscono i principi e le componenti di
giustizia e legalità che dovrebbero trovare in essa forma e
sostanza, e ha dibattuto con i numerosi studenti presenti sulle
alternative di soluzione a questa problematica. “In un contesto
democratico - ha affermato Borrelli - è imprescindibile assumere
la legalità quale principio che ponga il dominio della legge al
di sopra del dominio dei particolarismi individuali”.
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