Ci lascia un grande filosofo e pedagogista
Michele Borrelli (1947-2021)

Ci ha lasciato nella notte tra il 2 e il 3
marzo il Prof. Michele Borrelli, dopo una terribile e crudele
malattia. Studioso di elevatissimo spessore scientifico, la sua
scomparsa lascia tutti sgomenti.
Una grave perdita per la filosofia e la pedagogia mondiale.
Un dolore immenso per tutti coloro che sono stati suoi allievi,
collaboratori, colleghi, amici.
Non soltanto figura scientifica di altissimo rango, ma uomo
generoso, affabile e gentile, una persona perbene e di grande
lealtà. Non
potremo mai dimenticare le sue grandi qualità umane e professionali.
Di seguito un breve profilo bio-bibliografico
Professore ordinario (in
quiescenza) di Pedagogia Generale presso il Dipartimento di Studi
Umanistici dell’Università della Calabria. Studia Antropologia,
Romanistica, Scienze Politiche e Scienze Pedagogiche presso il
Dipartimento Didaktik der
Sozialwissenschaften della Justus Liebig-Universität
di Gießen conseguendo nel 1972 lo Staatsexamen für das Lehramt an
Haupt- und Realschulen. Consegue i titoli accademici di M.A
- Magister Artium nel 1974 e di Dr.Phil. - Doktor Philosophie nel
1978 (nella stessa Università di Gießen). Professore universitario
nella Bergische Universität Wuppertal, ha insegnato anche nella
Goethe Universität di Francoforte, nella Justus Liebig Università di
Gießen e nell’Università di Norimberga. Ha pubblicato varie
monografie nelle case editrici tedesche: Metzler (Stoccarda),
Ehrenwirth (Monaco), Schoeningh (Paderborn), Schneider
(Baltmannsweiler). Nel 1988 il suo cammino lo riporta alle origini
in Calabria all’Università della Calabria, dove ha continuato a
intrattenere rapporti scientifici con studiosi attivi in Germania,
intensificando il dialogo italo-tedesco nelle aree della filosofia e
della pedagogia. Michele Borrelli,
che ha vissuto quasi due decenni in Germania, ha fatto
del tedesco la sua lingua madre (come documentano la gran parte
degli scritti), prima di ritornare (nel 1988) nuovamente nei luoghi
della sua origine (Calabria) e continuare, forse anche con più
intensità, l’attività di ricerca che ha spostato da un Paese
all’altro; attività di ricerca che, a partire dal 1992, è stata
affiancata dall’attività didattica nell’Università della Calabria.
Straordinaria figura di studioso, le linee di ricerca filosofica e
pedagogica che Michele Borrelli riprende e rimette in discussione,
dialogando con filosofi, pedagogisti e studiosi delle scienze umane
e sociali, sia in ambito nazionale che in ambito internazionale
vanno (per quanto riguarda la filosofia e le scienze umane e
sociali) dalla pragmatica trascendentale al pensiero debole, dalla
crisi della ragione alla critica del postmoderno, dalla
rivisitazione delle ontologie metafisiche alla scuola analitica,
dalla fenomenologia alla messa in discussione dell’ultimo Heidegger
e dell’ermeneutica filosofica di Gadamer; (per quanto riguarda la
ricerca pedagogica) dalla crisi del fondamento alla critica dello
scientismo, dalla riproposizione di un’idea dialettico-ontologica
della pedagogia alla ripresa di un concetto di Bildung che recuperi,
in senso diltheyano, la logica delle ‘scienze’ umane e sociali: la
riproposizione, cioè, di una linea di ricerca che vede
nell'ermeneutica critica la condizione di possibilità del portarsi
oltre lo scientismo e riformulare l'idea originale di Bildung
mediante il recupero, secondo il filosofo-pedagogista Michele
Borrelli, di un concetto di ragione che - nonostante il dilagare di
una ragione frantumata in mille rivoli - riesca a ricomporsi, nel
senso kantiano, non solo nella sua dimensione teoretica, ma anche e
soprattutto, nella sua dimensione pratica e nella sua dimensione
estetica.
Di recente era impegnato nella ricerca di un Nuovo Umanesimo (per
un’etica minima universalmente condivisibile) da contrapporre
all’invadente Nichilismo.
Ha,
inoltre, contribuito in maniera determinante allo sviluppo della
pedagogia interculturale. Le sue riflessioni, fondate soprattutto
sull’esperienza in Germania, sono state poi recepite quasi
interamente nel mondo scientifico italiano e in altri paesi europei.
Presidente del Centro filosofico Karl-Otto
Apel e del Premio Internazionale per la Filosofia Karl-Otto Apel,
ha fondato e diretto Topologik – Rivista Internazionale di Scienze
Filosofiche, Pedagogiche e Sociali.
Nel 2017 riceve dal Presidente della
Repubblica Federale Joachim Gauck l’onorificenza di Cavaliere
dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania per la
cultura e la ricerca scientifica.
Le monografie scritte e curate sono oltre
sessanta. Gli articoli in libri collettanei e riviste scientifiche
oltre 250.
Tra le sue opere più recenti: Ermeneutica
trascendentale e fondazione ultima di filosofia e scienza
– Introduzione al pensiero di Karl-Otto Apel, Pellegrini, Cosenza
2008; Lettere a Kant – La trasformazione apeliana dell’etica
kantiana, 3a ed., Cosenza, 2010; Filosofie contemporanee (con R.
Fornet-Betancourt) Cosenza, 2010; Postmodernità e fine della
ragione, Cosenza, 2010; La ricerca del fondamento in pedagogia –
Contro una pedagogia ridotta a scienza empirica, Cosenza,
2011; L’intercultura: filosofia e pedagogia (con K.-O. Apel, R.
Fornet-Betancourt, R. Panikkar), Cosenza, 2011; Il tramonto della
paideia in Occidente, Cosenza 2013; Il pensiero pedagogico,
intervista di Francesca Caputo, Cosenza, 2014; La fondazione
dell’etica e la responsabilità per il futuro (con K.-O. Apel, A.
Colombo, A. Cortina, R. Fornet-Betancourt, H. Burkhart, Cosenza,
2a ed. 2014; Nuovo umanesimo o nichilismo – Grandezza e miseria
dell’Occidente, Asterios, Trieste, 2017; Un'etica minima. Per un
pianeta in via di estinzione, Pellegrini, 2020.
Tra le tante
traduzioni e gli studi filosofici si menzionano in particolare
quelli riguardanti il filosofo tedesco Karl-Otto Apel: Lezioni di
Aachen e altri scritti, Pellegrini, 2004; Cambiamento di paradigma.
La ricostruzione trascendentalermeneutica della filosofia moderna,
Pellegrini, 2005; Ermeneutica e filosofia trascendentale in
Wittgenstein, Heidegger, Gadamer, Apel, Pellegrini, 2006. Ha, inoltre, curato (con M.
Kettner), Laudatio in honorem Karl-Otto Apel per il suo 85esimo
compleanno, Cosenza 2007 e la Festschrift: Filosofia
trascendentalpragmatica/ Transzendentalpragmatische Philosophie –
Scritti in onore di Karl-Otto Apel per il suo 85° compleanno,
Cosenza, 2007. Sono usciti, sotto la sua cura, due Numeri
Speciali (numero 24/2019 e numero 26/2020) della rivista
«Topologik», dedicati a Karl-Otto Apel, che vedono riuniti i
maggiori specialisti internazionali della pragmatica trascendentale.
Ha partecipato all’opera anche il filosofo Jürgen Habermas. L’opera
è stata raccolta in volume unico integrale: Karl-Otto Apel: Vita e
pensiero / Leben und Denken, pubblicato da Pellegrini Editore,
giugno 2020.
Nota
bio-bibliografica (parti estratte dal suo ultimo libro)>>
Nachruf - Prof.
Dr. Michele Borrelli>>
Messaggi di
condoglianze>>
Internationale
Schule für Interkulturelle Philosophie>>
Centro
internazionale di studi sul nichilismo contemporaneo>>
ethic@ Revista
Internacional de Filosofia da Moral>>
Concordia 80 -
2021>>
MICHELE BORRELLI
L'umano e
l'eterno>>
Centro filosofico
internazionale Karl-Otto Apel>>
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